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Con questo nuovo volume, Michele Graziosetto ritorna in modo complesso e approfondito allo studio del tema che per diversi anni già è stato al centro del suo interesse di storico. La sua attenzione si sposta ora verso un periodo successivo a quello studiato nelle opere precedenti e affronta il tema del trasformismo inquadrandolo in tre aspetti nuovi: la trasformazione della vita interna italiana; l'evolvere del sistema internazionale; la figura di Francesco Crispi, attore o protagonista di gran parte di questi cambiamenti. Si potrebbe dire: dal trasformismo alla transizione verso un nuovo assetto internazionale della politica di potenza e verso un nuovo modo interno di vivere la dialettica tra le forze politiche. Infatti tutto tende a mostrare come lo statista siciliano vivesse o suscitasse il passaggio da un'età di stasi riflessiva sulla fragilità italiana a un'età nella quale l'Italia come società, economia e Stato si preparava a cambiamenti radicali, nel quadro di un sistema europeo anch'esso pronto a uscire dallo statico scontro tra l'Impero Germanico e la Francia per avviarsi a un riallineamento delle alleanze e alla formazione di nuovi schieramenti... Un innovatore o un epigono fu Crispi? Questo è il problema sotteso a tutto lo studio. L'Autore tende a suggerire una risposta univoca. Il personaggio Crispi era, a suo avviso, caratterizzato da "una serie di innesti ideologici nel tessuto della sua formazione politica". Prefazione di Ennio Di Nolfo.